FORMICHE

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Mio padre c’ha un problema serio con le formiche. 

Per problema serio intendo che credo le formiche gli abbiano rubato la donna quando era giovane o forse l’hanno rinnegato cacciandolo dal formicaio, sennò non mi spiego l’astio profondo nei loro confronti. Ok, concordo con lui sul fatto che sono fastidiose e infestanti, e lo capirei se fossimo invasi; in realtà a casa nostra ne girano sempre 5/6 al massimo, in ricognizione, ma tanto basta a mio padre per sbroccare e andare alla ricerca di un lanciafiamme come De Luca davanti a una festa di laurea. 

Anche se deve portà gli occhiali da lettura e c’ha 60 anni, nel corso del tempo ha sviluppato un radar per le formiche: le capta, le fiuta, l’ipotesi più accreditata è che tra loro ci sia lo stesso rapporto che lega Harry Potter a Voldemort. Purtroppo non possedendo un lanciafiamme gli tocca ripiegare con abbondanti dosi di DDT e borotalco, col risultato che na volta mia madre s’è intossicata e le formiche se so ripresentate più gajarde di prima, parevano i 300 di Leonida (se non fosse che erano le solite 5/6). 

Che poi mio padre sta a un livello incurabile di ossessione co ste formiche del cazzo: fino a qualche anno fa i miei andavano in vacanza e io restavo a casa da sola, mio padre chiamava una volta al giorno saltando a pié pari i convenevoli e iniziando la telefonata con la domanda: ”Hai visto le formiche?”

Io, per scherzare, rispondevo sempre ”Stanno qua, te salutano”, ma poi ho smesso quando ho capito che quello era pronto a rientrare in anticipo alla guida di una betoniera carica di disinfestante. Così ho iniziato a mentire spudoratamente, perché anche se erano le solite 5/6 comunque stavano là a passeggiare beate in cucina. Da quel momento sono sempre più convinta che si siano affezionate a mio padre, che lo invocano o lo pregano come una sorta di divinità che prima le ricopre di generoso cibo sgrullando la tovaglia piena di briciole per terra e un secondo dopo le affoga col veleno, facendo scendere su di loro le tenebre eterne. 

Poco fa comunque ha ritrovato il solito gruppetto sotto al tappeto della cucina e ha sbottato: ”L’assembramento è vietato, puttane”.
Spruzzo di DDT, mia madre tossisce, mio fratello bestemmia, le formiche fingono la resa ma ormai è chiaro che mentre noi stamo a cercà la cura al COVID quelle intanto se so vaccinate contro tutto lo spruzzabile umano. Non muoiono, so sempre le stesse, ma vallo a fa capì a mi padre. 

DOMENICA

rain 2

Di domenica la pioggia ha il tuo volto, 
diventa pianto che corre sul vetro

E se potessi ti direi di restare 
che fuori fa freddo, sei troppo scoperto
restami dentro
restami addosso 
sdraiati adesso tra le lenzuola del letto 
dove ti aspetto ogni volta che piove
Di domenica 
la pioggia ha il tuo volto
e la lacrime il mio 
e siamo entrambi pianto dall’alto 
di un cielo sotto al quale

ci stiamo ancora cercando. 

TUTTO ERI TE

key

Cala la notte e ti penso a distanza, la rabbia scomparsa
diluita nel bicchiere gusto malto che sto buttando giù.

Ci fumo sopra e soffio addosso all’immagine di me scollata al bordo
quasi non mi riconosco, piegata in due, tre, quattro, origami
Mi chiedo se finisse il mondo, chissà, forse mi chiami. 

Respiro l’assenza in dettagli pronti a fottermi
riaprono tagli tenuti su da punti che credevo inutili
e con la testa torno indietro all’agosto giù al porto
Ti sento addosso, tu scosti i capelli dagli occhi
mi guardi, mi tocchi, mano aperta sul mio stomaco

Non vedevi le crepe, zampe di ragno sotto l’intonaco
soffitto di pensieri neri
e sembra ieri che era settembre, mucchi di cenere di sigarette spente
Mi sorridevi e avevi le spalle bruciate dal sole
io cambiavo l’umore e la pelle, fredda e lucente – scaglie di serpente
Tu mi chiedevi come stai, io rispondevo niente.

Non è niente, ti prego dimmi che sappiamo ancora essere felici
E invece eravamo stitici di sentimenti, avidi di avventura
l’amore è bello finché dura
ma quanto può durare se lo metti al muro e spari?

Il tempo ci è piovuto addosso e siamo rimasti immobili

un anno pesa quanto la pila di vestiti che non ci siamo tolti
in mezzo al fumo denso sfoglio l’anima perdendo il segno
lacrime su ogni pagina, dolore in trappola dietro le righe
Siamo annegati in un fiume di parole non dette,
dighe aperte che ci hanno fatto sparire. 

 

RESTA ANCHE DOMANI – GAYLE FORMAN

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96734910_548552106075538_7207844434321342464_n”Cagata pazzesca, persino la Corazzata Potemkin si offende. Scritto per metà coi piedi e per l’altra metà col culo, storia insulsa, situazioni idiote, famiglia di ebeti. Chissene della protagonista, sappi che non fregherà una mazza neanche a te che leggerai, non vorrai nemmeno sapere se schiatta ponendo fine alla sua miseranda esistenza o meno. Sto libro non è bello, non è triste, non emoziona, non è un libro; sa soltanto quello che non è, ovvero una storia che meritava di essere raccontata.

Voto: BOH. È la metafora cartacea del nulla più assoluto a partire dalla storia che dai, non puoi riempirla dei cazzi (vari ed eventuali) di una ragazzina diciassettenne in coma con la famiglia a pezzi. Ho sperato fino all’ultimo un intervento di Marco Cappato, l’unico che avrebbe potuto risollevare le sorti del finale rendendolo degno di questo nome”. 

Cara (o caro?6 MOF?) Gayle, 
mi dispiace per la dura recensione, anche perché in realtà non è colpa tua che hai scritto sta roba e ci hai tirato su due spicci, no, la colpa è mia che l’ho comprata.
Io, che già dalla copertina sapevo che sarebbe stato come leggere una fanfiction di Twilight o una di quelle cacate mostruose che scrivono le adolescenti arrapate su Wattpad. Anche se forse avrei preferito il diario pruriginoso di una bimbaminchia a questo sfacelo, spreco di carta immondo, che il dio delle foreste abbia pietà di te Gayle Forman (il cognome suggerisce che sei F perché le tue grazie sono riservate agli uomini?Risp plz). 

PROMISE

thou

Ti verrò a trovare, l’ho promesso

non ho soldi in tasca ma la speranza, quella sì
di ritrovarti a un passo da dove ti ho lasciato.

Le notti erano lunghe e i giorni tutti uguali
eppure sei stato la variabile  
l’importanza dello zero dietro gli altri numeri 
Del battito d’ali di farfalla sul lato opposto del mappamondo
Se ci sei ancora batti un colpo e ti raggiungo
per fare anche io la differenza 
come hai fatto tu con me. 

Leggera come quella farfalla lontana mi poserò 
sui germogli in fiore del tuo giardino 
ti porterò il colore e le risate, mi aprirò come fanno le rose
lasciando l’impressione che dopo il nostro incontro 
ogni essere umano sarà invidioso
delle variabili, e dei battiti d’ali che cambiano il mondo.

INNAMORARSI IN UN GIORNO DI PIOGGIA -JOJO MOYES

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CatturaSarà colpa dell’autrice, una rara zappa nelle descrizioni delle scene, o della traduzione raffazzonata della casa editrice? Sta di fatto che la trama è debole e la storia raccontata male, i personaggi insulsi e fastidiosi: Kate è ‘na zoccoletta, la figlia un dito al culo co ‘a sabbia e manco quella cornuta della nonna se salva. 

Dovrebbe essere una storia generazionale ma ficca in mezzo robe di cui frega sega a nessuno (Thom?Annie?Chicazzosiete?). È scritto in modo un po’ sbrigativo, come se la stessa autrice si stesse scartavetrando i marron glaces durante la stesura e credo non ci sia stata ombra di editing  a giudicare dalla forma primordiale del testo.

Ho comperato sto libro perché ”Io prima di te” mi era piaciuto sebbene fosse una storia un po’ scontata e facilona, ma Gesù sto coso m’è costato 15 euro e parla pure di cavalli (detesto odio detesto le storie di cavalli, tipo Spirit o Furia sono per me la rappresentazione equina della nausea esistenziale di Sartre). 

Il mio voto è: 6 (all’epoca non c’era ancora Borghese a ribaltare il risultato, ndr).

”Io prima di te” mi ha fatto smocciolare tantissimo, il film anche più del libro quindi ve lo consiglio. Se già non siete sull’orlo del suicidio, però. Io l’ho visto in piena fase preciclo e sono anni che cerco di riprendermi.